Inside the drop
Che cos'ha nostro padre? -
Mya era seduta sul tappeto, mi stava sussurrando all'orecchio quella domanda, dopo che l'avevo stretta tra le braccia. Mia sorella piangeva in assoluto silenzio, una lacrima dopo l'altra il suo respiro si stava regolarizzando. Quando mi sono staccata un attimo, nel guardarla negli occhi ho visto uno sguardo vuoto, distante. Qualcosa non andava.
Perchè? Non mi sembra diverso dal solito - le risposi asciugandole il volto, che tornò subito a rigarsi.
Avevo 11 anni, ero rientrata da scuola da poco e non avevo notato niente di insolito. Nostro padre mi aveva salutato con il suo solito modo di fare apatico e disinteressato, mentre si avviava verso il seminterrato.
Non sento niente - disse mia sorella, cercando la mia mano, distraendosi nel tastarla. A quei tempi mi mangiavo un po' le unghie, mi infastidiva, ma non potevo farne a meno.
Cosa vuoi dire? Cos'è successo? Sei entrata nel seminterrato vero? - ero arrabbiata, tutti sapevamo che quel luogo era inviolabile, quasi sacro per nostro padre. Nessuno aveva il permesso di entrarci, per nessuna ragione.
Era dentro da ore e avevo sete, ho bussato prima di entrare - si giustificò, poi tornò a fissarmi, lasciando perdere la mia mano, afferrandomi la testa con una forza e un'energia mai viste prima - mi ha punita, per una settimana, ha detto... niente gioia per una settimana -
Nostro padre era un uomo molto severo e distante, spesso iracondo, frustrato. Aveva la pessima abitudine di leggerci nel pensiero e di redarguirci in tal modo quando adottavamo un comportamento che non approvava, ma non mi sarei mai aspettata che avrebbe osato... spegnere lati del nostro carattere, della nostra personalità, della nostra anima.
Non è possibile - ancora non riuscivo ad afferrare l'orrore, presi a mia volta il viso di Mya tra le mani, la fissai intensamente, con il desiderio di aver ereditato il potere manipolatorio di nostro padre, per poterla liberare da quella punizione così orribile. Mi concentrai così tanto che mi venne mal di testa. Mya smise di piangere, forse perchè ero lì con lei, forse si sentiva confortata. A livello inconscio, probabilmente.
Rimasi con lei a lungo, nostra madre litigò furiosamente con nostro padre e la sera stessa mia sorella fu liberata dalla costrizione mentale.
Ma era solo l'inizio.
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